Identità e visione

Cogoleto
Coghêuo
Cugureo

Nome fatto derivare dal latino “coquer”, cuocere, e dal greco “lytlos”, pietra, da cui “cuocere la pietra”.

I suoi abitanti-operai avevano un piede nell’acqua e l’altro sulla terra e nella terra. La tradizione relativa all’attività delle fornaci per la produzione di calce risale infatti a tempi lontanissimi anche se il primo documento d’archivio di cui si ha conoscenza è datato 1414. La calce prodotta era trasportate via mare: Palazzo Ducale di Genova ed altre imponenti opere difensive e portuali liguri (nonché palazzi nobiliari) sono infatti arrivate fino a noi grazie al legante cogoletese.

La storia

Un piccolo paese ricco di storia

  • Bartholomeus Columbus q. Dominici de Cogoleto suo proprio et nomine Xffari eius fratris absentis […]” . Ham tunc CHRISTOPHORUS COLUMBUS LIGUR a COGORETIO, oppido inter Savonam et Genuam (Nicolò Calvi, padre domenicano del Convento di Taggia, 1498)
  • Colom natural de Cugureo que es un lugar cerca de la ciudad de Genoua en Ytalia (Siviglia, Archivo General de Indias; manoscritto del XVI sec.)

A volte, con stupore, ci si domanda come sia possibile che alcuni piccoli paesi della nostra Italia siano così ricchi di storia ed i motivi possono essere diversi. Cogoleto è uno di questi paesi. Sorto lungo la costa della Liguria, in prossimità del mare, con un entroterra costituito da colline, boschi ed alte montagne, è conosciuto per la laboriosità degli abitanti impegnati, un tempo, nella produzione della calce, per le tradizioni marinare del borgo e per essere il vero paese di nascita di Cristoforo Colombo, scopritore dell’America, Ammiraglio del Mare Oceano. 

Nella Tabula Peutingeriana la zona di Cogoleto viene denominata Hasta: secondo gli studi e i sopralluoghi eseguiti dal cavalier Pietro Rocca, essa coinciderebbe con l'attuale Arrestra.

non è un caso che Colombo provenisse proprio da qui.

Terra, mare, know-how produttivo e marinaresco, burbera praticità ligure: non è un caso che Cristoforo Colombo provenisse proprio da qui.

Facciamo subito un balzo in avanti nel tempo, siamo agli anni del boom industriale italiano.

Il Paesino è una sorta di distretto industriale fondato su due industrie siderurgiche: La Tubi Ghisa e la Stoppani. La ferrovia taglia ancora a metà il centro del Paese, come una cicatrice, utile ad agevolare i movimenti operai che furono, fino a poco tempo fa.

Lo sviluppo rurale e poi residenziale avviene invece nell’entroterra: le due frazioni di Sciarborasca e Lerca sono rinomati punti di partenza per raggiungere l’Alta Via dei Monti Liguri, costituita da centinaia di km di sentieri e mulattiere, percorribili tutto l’anno, che collegano le estremità della Riviera Ligure e sono parte significativa del Parco del Beigua (oggi riconosciuto Patrimonio Unesco): il più vasto parco regionale naturale della Liguria.

Dalla produzione di calce, alla siderurgia. Chiusa l’ultima fabbrica nel 2004 il piccolo Comune ha dovuto riconvertirsi e ripensare il territorio ed il proprio trascorso operaio centenario.

La naturale riconversione culturale e sociale è, per conformazione geo-fisica, quella del turismo sportivo-outdoor, -tra mare, monti, tradizioni artigianali ed enogastronomiche- , che deve naturalmente affiancarsi a quello balneare, destagionalizzandolo.

Siamo oggi, dopo un lockdown, al cuore delle moderne riflessioni sulla necessaria riforma dello stato del benessere, orientata a inventare un nuovo modello di welfare che si affianchi a quello tradizionale, un secondo welfare sociale fatto di sport, natura e bellezza di cui devono essere protagonisti istituzioni pubbliche, soggetti privati, fondazioni erogative e terzo settore.

Su questo asset identitario basiamo la nostra visione futura: mettere al centro degli obiettivi strategici comunali, primi fra tutti, i cittadini residenti, affinché essi stessi, un domani, diventino ambasciatori di un nuovo modo di vivere.

Se il lockdown (e prima ancora la de-industrializzazione improvvisa) ha disgregato il vecchio concetto di “comunità”, è ora giunto il momento di ricostruirlo in modo nuovo, sostenibile, inclusivo, e volto a promuovere e radicare sani stili di vita. Da #iorestoacasa a #iovadofuori quindi.

A Cogoleto si può.

La squadra

ASSESSORE AL TURISMO:
Stefano DAMONTE
FUNZIONARIO ORGANIZZATIVO:
Claudia AVANZINI
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:
Claudia DEBENEDETTI

Indirizzo


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Tel. +39 010 91701
(Comune Cogoleto)
+39 335 8026325 (Ufficio IAT)

Comune di Cogoleto
Via Rati 64 - 16016 Cogoleto (GE)

Ufficio IAT: P.zza Giovanni XXIII via Lungomare Santa Maria

ORARI Ufficio IAT: MART-SABATO 10.00-13.00; 16.00-19.00/ DOMENICA 9.00-13.00

            

UTILI


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  • Ufficio Polizia Municipale - Piazzale Caduti di Nassirya - tel. 010.917.0258
  • Emergenze 112- Guarda medica 800.893.580
  • Farmacia Comunale- Lungomare Santa Maria, 11- tel. 010.918.1389
  • Farmacia Conti- Via Colombo, 132- tel. 010.918.3235
  • Farmacia Crotti- Via Dattilo Cesare Oscar, 1- tel. 010.918.6037
  • Croce Rossa Italiana- Piazza Fosco Maggetti, 8-  tel. 010.918.1818
  • Croce D'Oro Sciarborasca- Via Giovanni Falcone, 5- tel. 010.9188366

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